IL DOJO

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Kanji dojo

Dojo[1] (道場 dōjō?) è un termine giapponese che indica il luogo dove si svolgono gli allenamenti alle arti marziali. Etimologicamente, significa “luogo (jò) dove si segue la via (do)“. In origine il termine, ereditario dalla tradizione buddista cinese, indicava il luogo in cui il Buddha ottenne il risveglio e per estensione i luoghi deputati alla pratica religiosa nei templi buddisti. Il termine venne poi adottato nel mondo militare e nella pratica del bujutsu, che durante il periodo Edo, fu influenza della tradizione Zen, perciò è a tutt’oggi diffuso nell’ambiente delle arti marziali.

Nel Judo il Dojo ha una rigorosa disposizione, vi è un lato d’Onore che è il più distante dall’ingresso. Su questo lato del Dojo  chiamato “Kamiza” anticamente erà posto un piccolo tempietto, con le shema del dojoDivinità e i Kami “Gli Antenati” ed era sul lato più riparato e il più distante dall’ingresso, anticamente ogni Dojo aveva questa disposizione.
Questa usanza è tuttora mantenuta e il lato d’onore viene arredato con Simboli, Cimeli e Ritratti dei Personaggi  più importanti, come ad esempio quello del Fondatore del Judo Jigoro kano Shian ed altri ritratti di personaggi importanti Maestri di questa disciplina passati a miglior vita. Solitamente a questo lato non si girano mai le spalle e non vi  si  pone nessuno, guardando il lato d’onore Kamiza, l’Insegnante del Dojo, si pone alla sinistra; questo lato è chiamato Joseky, mentre gli allievi si pongono  difronte  all’Insegnante (maestro); questo lato è chiamato Shimoseky. Durante la cerimonia del Saluto gli allievi schierandosi sulla riga del proprio lato si dispongono ordine decrescente, con la cintura di grado superiore posta verso il lato d’onore “Kamiza”. Qualora la riga non fosse sufficiente a contenere tutti presenti, si forma un’altra riga sullo stesso lato.
Il lato difronte al lato d’onore; è chiamato Shimoza, solitamente su questo lato vengono fatti accomodare gli ospiti in visita ed  i collaboratori del (maestro).
È compito dell’insegnante (maestro)  del Dojo, invitare l’ospite a disporsi nella corretta posizione, un ospite di grado superiore  a quella dell’insegnante o maestro del Dojo, è fatto accomodare da questi tra lui ed il lato d’onore cioè alla sua sinistra.
Il significato del saluto all’interno del Dojo in entrata ed in uscita e sul Tatami è dovuto ad una antica tradizione, che era quella di onorare il Tempietto delle Divinità e i Kami.
Quindi un significato religioso, che ora è rimasto come segno di rispetto per il Dojo, per l’Insegnante o maestro e per tutti i praticanti presenti
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IL NOSTRO  DOJO

 

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