Gli Squilibri

Gli Squilibri

1)- KUZUSHI (SQUILIBRIO)

Uno dei Principi  fondamentali del Judo è quello di utilizzare l’energia fisica e mentale con la massima efficacia e il minimo sforzo, applicando l’energia secondo i” Principi della dinamica” sfruttando il più possibile la forza dell’avversario per utilizzarla a proprio vantaggio, nell’esecuzione delle tecniche del Judo. Oltre a quanto detto è molto importante mantenere il proprio sangue freddo, poiché se ci basa troppo sulla propria forza per battere il proprio Uke, si dimentica con facilità il corretto uso della forza, i muscoli diventano incosciamente rigidi e viene meno la velocità dell’azione che invece è fondamentale per l’applicazione delle tecniche di Judo. Applicando quindi in modo corretto l’uso della forza questa potrà essere utilizzata al momento giusto. Nel Judo prima di applicare un attacco vero e proprio, quale una proiezione, una immobilizzazione, una strangolamento una leva articolare è essenziale rompere la posizione di Uke e renderlo vunnerabile all’attacco stesso. Questa fase iniziale è chiamata “Kuzushi” (Squilibrio).

Fondamentalmente ci sono Otto direzioni fondamentali di Squilibrio “KUZUSHI” e sono definite: Happono kuzushi Bisogna adattare lo squilibrio alla posizione di Uke. Vi sono 8 direzioni fondamentali.

 
QUANDO UKE SI FERMA Lo squilibrio è applicato al punto di minor resistenza di Uke: questo ritrova al centro della linea ideale che unisce i piedi di Uke con direzione perpendicolare alla stessa due direzioni opposte: avanti ed indietro, avanti a destra e indietro a sinistra, ecc …QUANDO UKE SI MUOVE lo squilibrio è applicato forzando il  movimento di Uke
 
         
 Lo squilibrio sarà perfetto quando si riuscirà a portare Uke nelle seguenti posizioni:
  • in Avanti : il peso sulla punta dei piedi; il corpo inclinato in avanti e incurvato, gomiti alzati in avanti;
  • all’indietro: il peso sui talloni; il corpo inclinato all’indietro e incurvato, gomiti abbassati.
Quando Uke si muove, bisogna sfruttare il movimento di Uke prevedendolo ed anticipandolo. Bisogna sempre sfruttare l’inerzia del corpo di Uke. Vi sono tecniche in cui l’opportunità è con Uke fermo, altre in cui è indispensabile il movimento di Uke. Nel caso di Uke in movimento lo squilibrio è sempre in direzione del suo movimento.
 
Spingere e tirare rappresentano due utili azioni con lo scopo di rompere la posizione di equilibrio di Uke costringendolo a sbilanciarsi, usando piccoli movimenti in alcuni momenti e movimenti più ampi possibili in altri momenti.
Nella pratica l’azione diventa più complessa talvolta si dovrà spingere poi lasciare,  tirare  poi lasciare oppure tirare poi spingere e viceversa, le azioni di squilibrio dovranno avvenire in tutte le direzioni con movimenti sia  in linea retta che circolarmente.
 Le azioni se eseguite e intuite con rapidità, permettono di rompere l’equilibrio di Uke, ciò è necessario nello studio per l’applicazione delle tecniche fondamentali del Judo.
 
2)-TSUKURI(PREPARAZIONE) 
Rompere la posizione e l’equilibrio dell’avversario mentre si prepara l’attacco è chiamato “Tsukuri”  (Preparazione dell’attacco).
Applicare realmente la tecnica voluta, quando la posizione di Uke ormai squilibrato diventa precaria, tale momento di  preparazione e adattamento si definisce “Tsukuri”.
 
3)-KAKE (ESECUZIONE / PROIEZIONE) 
Conseguentemente continuando  l’azione del  movimento, aumentando la  potenzialità della forza e la velocità  dell’ esecuzione nell’applicare la Tecnica si ottiene il miglior risultato possibile della proiezione definito “Kake  “Conclusione della Tecnica), come espresso nel diagramma sottostante.
 Il rapporto tra Tsukuri e Kake non caratterizza solo le proiezioni, ma tutte le Tecniche.

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